La Via Crucis meditata da Madre Maria Pia della Croce Notari
La Via Crucis meditata sulla terra
Spinta dalle rose di cui è seminato il cammino, esitai nella scelta spaventata dalle croci, che s´ innalzavano sulla via del Calvario. E perché, anima battezzata, riscattata col sangue e colla morte di un Dio, perché tentenni tra il Paradiso e l´inferno?
I patimenti mi spaventano, la croce, le spine, l´abbandono, l´angoscia, la paura.
La paura? Ma il cristiano non ha paura che del peccato. Gesù, che per primo ha sofferto, ci incoraggia a seguirlo sulle sue orme. Ai piedi del monte c´è il dolore, ma sulla cima la felicità eterna.
1° Stazione
Gesù condannato a morte
In questa prima stazione si rappresenta la casa e il Pretorio di Pilato dove il nostro buon Gesù riceve l'iniqua sentenza di morte.
Divisa tra il timore e la speranza , contando sulla giustizia che non può volere la morte dell'innocente, esaminai la sentenza del giudice.
O dolore! Quale empietà! Tutti vogliono la sua morte, Gesù è condannato. Questa parola m'ha spezzato il cuore. Sono inconsolabile!
Andate via, dunque, gioie e piaceri di un mondo che volle la morte di un Dio.
Senza più essere legata minimamente alle sue crudeltà, io voglio seguire nei patimenti e nelle tribolazioni colui che mi ha salvata col suo supplizio. Sono decisa, voglio vivere e morire con Lui.
V. Adoramus te Christe et benedicimus tibi
R. Quia per sanctam Crucem tuam redemisti mundum
2° Stazione
Gesù è caricato della Croce
Questa seconda stazione rappresenta il luogo dove l’amatissimo Gesù fu caricato del pesantissimo legno.
Allontanate il nostro sguardo, o mio Gesù, da quelle persone crudeli, che vogliono il vostro supplizio: portatelo, invece, sulle anime inebriate dei vostri patimenti, che vogliono condividere i vostri dolori. Eccole, come Voi, s’incoronano di spine e cercano con i rigori della penitenza un sollievo alle vostre pene, un’espiazione del peccato. Che una grazia speciale della vostra croce li incoraggi al vostro seguito nella via dolorosa.
Siate loro di esempio e di sostegno, Voi vittima innocente, difesa di coloro che vogliono convertirsi e non vi abbandonano.
V. Adoramus te Christe et benedicimus tibi
R. Quia per sanctam Crucem tuam redemisti mundum
3° Stazione
Gesù cade sotto il peso della Croce
In questa terza stazione si rappresenta la prima caduta di Gesù sotto la croce.
O Gesù, forza divina, per la debolezza manifestata a nostro esempio soccorreteci! Per questa caduta dolorosa abbiate pietà dei cuori senza sostegno, consolate le anime desolate! Per l’abbandono, ove vi trovaste, abbiate pietà delle anime oppresse dalla tristezza, fortificatele.
Pensate ai nostri languori e riguardate le povere creature scoraggiate. Donate loro la speranza.
Illuminatele cola vostra presenza per gli oscuri sentieri sparsi di rovi, tra cui è così duro essere tormentati. Siate, o Gesù, la forza dei deboli.
V. Adoramus te Christe et benedicimus tibi
R. Quia per sanctam Crucem tuam redemisti mundum
4° Stazione
Gesù incontra sua Madre
In questa quarta stazione si rappresenta il luogo dove Gesù si incontra colla sua amatissima Madre.
O Maria, quale coraggio e quale forza aveste dal cielo nel non soccombere alle angosce di un tale incontro! Vedete il vostro Figlio, fatto segno ai dileggi, agli insulti e ai colpi di coloro a cui ha prodigato tanti benefici. Ebbene che dico? Soldati e carnefici tutti sparirono ai vostri occhi, Voi non vedete che Gesù, il quale vi stende le braccia e un’altra volta vi chiama col dolce nome di Madre! O, per i patimenti di quel momento crudele, vi supplico, compassionevole, ottenete a tutti gli afflitti la forza di sopportare le loro prove unendole alle vostre.
V. Adoramus te Christe et benedicimus tibi
R. Quia per sanctam Crucem tuam redemisti mundum
5° Stazione
Il Cireneo aiuta Gesù a portare la Croce
Nella quinta stazione si rappresenta il luogo dove il Cireneo fu forzato a portare la Croce di Gesù.
O mio Gesù, abbandonate questo grave peso, lasciatemi sperimentare le mie forze, io voglio portare la vostra croce. Quanto è bella! Il vostro sangue vi ha lasciato splendidi gioielli. Io vedo le tracce delle vostre mani, lasciate che io baci questo sacro legno e lo bagni cole mie lacrime.
O Gesù, portare la vostra croce dev’essere l’ambizione degli Angeli. Simone vi aiutava senza comprendere l’eccellenza del dono. A me, dunque, quando mi è dato soffrire, accordate l’ambizione dei Santi al vostro seguito.
V. Adoramus te Christe et benedicimus tibi
R. Quia per sanctam Crucem tuam redemisti mundum
6° Stazione
La Veronica asciuga il volto a Gesù
In questa sesta stazione si rappresenta il luogo dove Santa Veronica asciugò il volto con un panno al benedetto Gesù.
Fortunata Veronica! Della sua pietà verso Gesù ebbe subito un ricordo, una prova della sua gratitudine: il suo volto effigiato nel bianco suo lino! Potessimo noi, amandolo con ardore, meritare di veder risplendere nelle opere nostre la luce del suo volto! Potessimo noi, santamente innamorati della sua bellezza adorabile, riprodurre l’immagine colla pratica delle virtù. Che l’ideale divino sia il fine costante del nostro viaggio! Che possa possedere tutte le nostre idee, finché il cuore nostro, pienamente soddisfatto, possa in Lui dilettarsi nella patria celeste.
V. Adoramus te Christe et benedicimus tibi
R. Quia per sanctam Crucem tuam redemisti mundum
7° Stazione
Gesù cade la seconda volta
In questa settima stazione si rappresenta il luogo dove Gesù cadde sotto la Croce la seconda volta.
Gesù trascinato dagli empi, cade sotto il peso della Croce. Gesù attende che una mano pietosa lo aiuti. Stende le sue braccia… implora soccorso. O, mano divina che sostiene il mondo… mano che risani gli infermi, che benedici i fanciulli, che accoglierà gli eletti nell’ultimo giorno, che rigetterà i maledetti, io vi adoro, vi venero! Lasciate, nonostante la mia indegnità, ch’io la pigli fra le mie, che l’avvicini al cuore, onde mi si spezzi in petto per l’emozione, che può ispirare in una creatura l’atto inaudito di soccorrere il suo Dio.
V. Adoramus te Christe et benedicimus tibi
R. Quia per sanctam Crucem tuam redemisti mundum
8° Stazione
Gesù consola le figlie di Gerusalemme
L’ottava stazione rappresenta il luogo dove il beatissimo Gesù consolò le donne di Gerusalemme così afflitte e addolorate
O Gesù, che piangeste su Lazzaro risuscitato per la tenerezza delle sorelle, riguardate con bontà le lacrime di compassione dei cuori generosi, benediteli e fecondateli! Richiamate le consolazioni alle anime, da Voi tanto beneficiate, che tentano di seguire la via dolorosa. Riguardate benignamente quelli che piangono sui vostri patimenti. Mostratevi ai nostri singhiozzi. Voi che avete beneficate le lacrime, cambiate in gioia le nostre tristezze e fate che il frutto della vostra passione sia di godere un giorno della vostra gloria.
V. Adoramus te Christe et benedicimus tibi
R. Quia per sanctam Crucem tuam redemisti mundum
9° Stazione
Gesù cade la terza volta
In questa nona stazione si rappresenta il luogo dove Gesù sotto la Croce la terza volta
Più delle altre fu dolorosa questa caduta di Gesù sulla via del Calvario. Aspetta soccorso. Angeli del cielo, voi pure glielo negherete in tanto cordoglio, come gli empi manigoldi? Spetterà a noi, impotenti creature, soccorrere il nostro Dio? O Gesù, leggete nel mio cuore, Voi che siete la sua vita, leggete e osservate l’ardente desiderio di potervi soccorrere… Nella nostra generosità accogliete come avreste fatto allora, i deboli miei servigi, o Voi che trionfaste dei tormenti e della morte per regnare vittorioso in cielo.
V. Adoramus te Christe et benedicimus tibi
R. Quia per sanctam Crucem tuam redemisti mundum
10° Stazione
Gesù viene spogliato
In questa decima stazione si rappresenta il luogo, dove Gesù fu denudato e amareggiato con fiele
Gesù, il Dio del cielo e della terra, rivestito di magnifici ornamenti, Gesù è spogliato dalle sue vesti. Gesù, il re della gloria, è lasciato nudo. O nubi, coprite il sole, mettetevi tra il mio Gesù e gli uomini, questi manigoldi indegni di vedere la sua luminosa faccia! Gesù, che adorna l’anima di virtù, Gesù, che dona ai Santi le loro vesti di gloria, Gesù è brutalmente spogliato. Angeli di Dio, copritelo colle vostre ali e togliete ai miei occhi uno spettacolo che mi spezza il cuore, incapace di potere soccorrere l’adorabile vittima, oggetto di tanti oltraggi.
V. Adoramus te Christe et benedicimus tibi
R. Quia per sanctam Crucem tuam redemisti mundum
11° Stazione
Gesù è inchiodato sulla Croce
In questa undecima stazione si rappresenta il luogo dove Gesù fu conficcato in Croce davanti agli occhi della sua SS. Madre
Maria, Giovanni, Maddalena, voi che amate Gesù, allontanatevi; non può reggere il vostro cuore ai colpi di martello. E’ attraverso la carne verginale, la carne innocente del mio Gesù che passano i chiodi crudeli. Scorre il suo sangue sulle mani rattrappite dai tormenti, sgocciola su coloro che lo fanno scorrere. O, per pietà, cessate, cessate empi manigoldi! L’innocente non ha meritato un tal supplizio: è per voi, per me, che Egli soffre… Liberatelo e percuotete i colpevoli. O severa giustizia dell’Onnipotente, quanto siete grande! Quanto siete stata offesa per aver dovuto chiedere una vittima così grande!
V. Adoramus te Christe et benedicimus tibi
R. Quia per sanctam Crucem tuam redemisti mundum
12° Stazione
Gesù muore in Croce
In questa decimoseconda stazione si rappresenta il luogo dove fu inalberata la Croce con Gesù Crocifisso
E’ consumato! In mezzo ai pianti di sua Madre e di coloro che l’amavano, in mezzo alle bestemmie dei suoi nemici, Gesù, il supremo padrone di ogni cosa, la vita del mio cuore, Gesù è morto! Gesù è morto per me. Poco m’importanano adesso l’opinione degli uomini e gli sconvolgimenti della natura. Io non vedo più che Lui, vittima innocente, sospeso tra il cielo e la terra. Così, rinunciando per sempre alla tiepidezza e al peccato, per Lui voglio vivere, soffrire e, se è possibile, morire.
V. Adoramus te Christe et benedicimus tibi
R. Quia per sanctam Crucem tuam redemisti mundum
13° Stazione
Gesù deposto in grembo a sua Madre
In questa decimoterza stazione si rappresenta il luogo ove Gesù fu deposto dalla Croce in grembo all’afflittissima Madre
Ci fu un giorno in cui, col cuore inondato dalla gioia, Voi teneste fra le vostre braccia il bambino Gesù: adesso che ha dato il suo sangue, la sua vita per l’umanità, Voi un’ultima volta avvicinate le vostra labbra alle sue piaghe ancor sanguinanti, o Maria Regina dei martiri. Il mio cuore desolato condivide lo strazio del vostro cuore, così puro e trapassato da tante spade. Disingannata dalle false gioie del mondo, potessi sempre vedere nelle mie lacrime quest’immagine così confortante nelle afflizioni… potessi unirmi ai vostri dolori, o Maria, e santificare le mie pene confondendole cole vostre che sono infinite.
V. Adoramus te Christe et benedicimus tibi
R. Quia per sanctam Crucem tuam redemisti mundum
14° Stazione
Gesù posto nel sepolcro
In quest’ultima stazione si rappresenta il Santo Sepolcro, in cui fu collocato il corpo santissimo di Gesù
Più fortunato di Maria, vostra afflittissima Madre, che dovette coprire il sepolcro ove far riposare Colui, che tanto amava, io vi porto, o Gesù, nel mio cuore.
Più favorito della Maddalena, obbligata a lasciarvi i suoi profumi funerari, io vi posseggo dentro me stessa, nella santa Comunione… Amor del mio cuore, Gesù, che per me avete tanto sofferto, Gesù, che non voglio più offendere, restate in me! Pianti, preghiere, sacrifici, gioie e pene io accetto e offro a Voi, supremo mediatore… Che in questo tabernacolo vivente tutto sia annientamento, pace, amore! Riposate nell’anima mia fino al giorno benedetto in cui mi introdurrete, re del cielo, nel soggiorno dei beati.
V. Adoramus te Christe et benedicimus tibi
R. Quia per sanctam Crucem tuam redemisti mundum
“Nel Cielo”
O Gesù che tanto soffriste per me, che con tanti crudeli tormenti mi avete redento e salvato, siete voi, dunque ch’io veggo raggiante nella gloria, a presentarmi una corona di trionfo per supplire eternamente quella di spine, ch’io ho voluto portare durante il mio terrestre pellegrinaggio? Si siete Voi. Il mio cuore trabocca di riconoscenza. Voi vi degnaste accettare i miei deboli servigi, voi il migliore dei padroni.
Il Cielo s’apre a’ miei sguardi, gli angeli m’invitano ad entrate. O gioia… o beatitudine senza fine?... E’ così che la via dolorosa è divenuta la via della felicità eterna.
Maria Pia della Croce Notari