Il 1° luglio nella Casa Madre di San Giorgio a Cremano, le Suore Crocifisse Adoratrici dell’Eucaristia hanno celebrato la loro Fondatrice, Venerabile Maria Pia della Croce Notari che in questo giorno di 100 anni fa ha raggiunto la Casa del Padre, lasciando alle sue figlie l’onere e l’onore di continuare l’opera da lei iniziata.
Quella del 1° luglio tuttavia è stata solo la fase conclusiva di un intero anno vissuto in preparazione di questa importante data in cui, nel lontano 1919 Maria Pia finiva la sua esperienza terrena per rinascere a vita eterna, accanto allo Sposo a cui, in vita, ha dedicato tutto, il suo amore, le sue energie, la sua Congregazione e la sua intera vita.
La celebrazione eucaristica è stata preceduta da una cerimonia nella strada di San Giorgio a Cremano che fiancheggia l’antico Cimitero e che è stata intitolata proprio alla Venerabile Maria Pia. L’Amministrazione Comunale di San Giorgio a Cremano, guidata dal Sindaco Giorgio Zinno, da sempre molto vicina alla Congregazione delle Suore Cae, ha voluto rendere omaggio a questa donna che, da quando nel 1890 stabilì in questa città la Casa Madre del suo Istituto, ne è diventata parte integrante.
Padre Enzo Di Mauro, della Parrocchia Sant'Antonio di Padova a cui appartiene l’ Istituto di San Giorgio, ha benedetto la nuova strada, alla presenza del Sindaco Zinno, dell'Assessore alla toponomastica, Pietro De Martino, della Superiora Generale, M. Giovanna De Gregorio, della Superiora della comunità locale, M. Rosaria Petti, delle suore crocifisse e tanti amici intervenuti da varie parti dell'Italia.
Subito dopo lo scoprimento della targa ci si è spostati nel giardino del Convento, dove si è celebrata la S. Messa presieduta da S.E. Card. Crescenzio Sepe, Arcivescovo Metropolita di Napoli, e concelebrata da tanti sacerdoti amici delle suore crocifisse.
Tra i presenti alla celebrazione oltre alla Superiora Generale, al Sindaco Zinno e all’Assessore De Martino sono intervenuti anche il Vicesindaco, Michele Carbone e l’ex sindaco Giuseppe Punzo, oltreché le suore crocifisse di varie comunità provenienti da nord a sud dell’Italia, gli Ausiliari Eucaristici, famiglia laica dell’Istituto e naturalmente tanti altri religiosi e laici.
La celebrazione è iniziata con l’intervento della Superiora Generale “Ci stiamo preparando dall’anno scorso” ha iniziato M. Giovanna “quando abbiamo chiesto alla sede apostolica a Roma di avere un anno giubilare. Le nostre comunità tutte si sono preparate con particolari esercizi spirituali per vivere e far rivivere il carisma della Madre Fondatrice che è l’adorazione e la riparazione a Gesù”. La Superiora ha quindi ringraziato il Cardinale Sepe, i sacerdoti sempre vicini alla Congregazione e gli amici di sempre che hanno voluto omaggiare la Fondatrice. Un ringraziamento particolare è stato rivolto all’amministrazione comunale, il Sindaco, il vicesindaco e gli Assessori presenti che “ci hanno aiutato in quest’anno in cui abbiamo preparato eventi e una tavola rotonda per far conoscere alla cittadinanza la figura della Fondatrice e hanno voluto anche intitolarle una strada…”.
Nella sua omelia il Cardinale ha reso grazie a Dio per la figura luminosa della Fondatrice “che attraverso tante sofferenze ha saputo testimoniare la bontà e la misericordia del Signore e ha voluto che le sue figlie continuassero a essere testimoni, lampade ardenti di questo amore che lei ha saputo vivere nella sua esistenza”, Sepe ha quindi ringraziato i tanti sacerdoti presenti che sono legati a Maria Pia e si è unito a M. Giovanna nei ringraziamenti all’amministrazione di San Giorgio a Cremano “per aver voluto intitolare una strada alla Fondatrice. Normalmente le strade si intitolano a coloro che rappresentano un’ideale e anche la santità è una realtà profondamente radicata nella vita dell’uomo e quando qualcuno si chiederà ‘ma chi è questa Notari’, sapreanno che è oggi una Venerabile e domani speriamo bene. Era proprio il 1 luglio del 1919” ha continuato Sepe rivolgendosi alle suore ”ed è bello che abbiate voluto vivere questo centenario in maniera così intensa, spirituale, religiosamente, perché il Signore ci da delle occasioni dalle quali possiamo tirare la possibilità di rinvigorirci nella fede. […] La santità è una realtà che si sostanzia nella vita che noi viviamo come uomini, come donne, come cristiani, giorno per giorno. Non facendoci portare dai venti, ma tenendosi uniti e impegnati in quella che è la nostra vocazione”. Il Cardinale è poi tornato a soffermarsi su Maria Pia, sulla sua infanzia difficile, in cui tanto ha sofferto per la mancanza di affetti familiari, ma soprattutto per la volontà dei genitori, quando Maddalena decise di offrirsi a Dio, di volerla maritare, perché ha tuonato l’Arcivescovo “Quando si mette da parte la presenza di Dio, la voce di Dio nella nostra vita, allora succedono i guai, quando si vuol mettere a tacere Dio che parla in noi”. Tuttavia Maria Pia andò avanti nonostante queste difficoltà perché sentiva dentro di sé la forza di Dio e ancora oggi la sua santità “continua a rimanere un ideale per noi tutti, qualunque sia la vita che si svolge, perché il Signore sia fondamento della nostra esistenza”. Mons. Sepe ha concluso con un invito alle suore crocifisse a non dimenticarsi mai di essere delle vere adoratrici del Santissimo Sacramento e di fare la riparazione per i tanti mali che esistevano allora, anche ai tempi di Abramo e che ci sono oggi.
Sulle note di “O Maria Pia, o Madre buona, tu sei la guida per noi. Adorazione, Eucaristia, spezzar la vita in dono” si è conclusa la celebrazione eucaristica e con essa quest’anno dedicato alla Fondatrice che continuerà ad accompagnarci con il suo ideale, il suo carisma, il suo esempio di vita, la sua santità.
laura ciotola
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