Nel pomeriggio di giovedì, 28 settembre, sono partita dalla nostra casa di Castel San Giorgio per Medjugorje, insieme ad un gruppo di pellegrini, con i quali ho prima preso il pullman fino al porto di Bari e poi da lì ci siamo imbarcati sulla nave che ci avrebbe portato a Dubrovnik in Croazia. Dopo circa 8 ore di viaggio abbiamo, infine, preso un altro pullman fino alla nostra destinazione definitiva.
Siamo arrivati a Medjugorje con altre persone provenienti da diverse nazioni e insieme abbiamo pregato e acceso le candele, ognuno per le proprie intenzioni. Anche io ho acceso delle candele: per le mie intenzioni, per le intenzioni della Madre Generale, Madre Giovanna De Gregorio, per l’Istituto e per tutte le Suore Crocifisse Adoratrici dell’Eucaristia.
Di fronte alla collina delle apparizioni c’è il monte della Croce “Krizevac” e su questo monte roccioso abbiamo pregato, meditando le 14 Stazioni della Passione di Cristo: i pellegrini hanno partecipato con profonda devozione.
I giorni sono trascorsi velocemente e senza accorgermene era già il 2 ottobre, data molto attesa da tutti per l’apparizione della Madonna: la notte precedente, la collina delle apparizioni era già piena di persone che facevano la veglia perché la Madonna promise che su questo colle avrebbe lasciato un segno visibile, tangibile ed indistruttibile, affinché tutte le persone di buona volontà avessero creduto in Dio e avessero fatto ritorno al Padre.
Devo ringraziare la Mamma Celeste che mi ha fatto il grande dono del viaggio a Medjugorie, la “mia” Madre Generale che mi ha permesso di accompagnare questo gruppo di pellegrini e infine Vittorio e Gianpiero, che hanno organizzato il pellegrinaggio.
L’esperienza da me vissuta è stata molto commovente, tanto che non trovo le parole per descrivere quello che ho provato.
Castel San Giorgio, ottobre 2017
Suor Edith G. Costora, Cae