Anche questo 25 agosto, nella Chiesa di San Gregorio Armeno, la città di Napoli ha commemorato Santa Patrizia con una solenne Concelebrazione Eucaristica, presieduta dal Cardinale di Napoli, Mons. Crescenzio Sepe.
Alla numerosa folla accorsa a rendere omaggio alla compatrona di Napoli, Mons. Sepe ha parlato di una giovane Patrizia, che pur essendo discendente della famiglia imperiale di Costantino il Grande, non ha esitato a rinunciare alle sue ricchezze e ai suoi titoli per divenire povera e consacrarsi a Cristo, nonostante l'opposizione della famiglia. La Provvidenza poi volle che questa giovane "principessa" si radicasse nella città del sole per divenirne compatrona assieme a San Gennaro. Una Santa giovane Patrizia, che morta all'età di 21 anni, è divenuta simbolo di una santità che può e deve riguardare anche i giovani, come giovane e santo è stato anche Nunzio Sulprizio, che morto proprio qui a Napoli è stato un vero esempio di virtù e che proprio per questo sarà canonizzato a Roma il prossimo 14 ottobre.
Il Cardinale nel ricordare che nel 1864 le spoglie mortali di Santa Patrizia furono traslate nel complesso monumentale di San Gregorio Armeno, dove ancora oggi riposano, ha concluso con l'insegnamento che Patrizia ci ha lasciato "siate coerenti, siate fieri di essere cristiani, impegnatevi a testimoniare la vostra fede anche di fronte alle difficoltà di un mondo come quello di oggi così materializzato e avrete la gioia e la grazia di Dio che vi ama, vi è vicino, vi assiste".
La celebrazione è infine terminata con il consueto saluto di Mons. Sepe " A' Madonna v'accumpagne!"
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Napoli, 25 agosto 2018 laura ciotola
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