La celebrazione è proseguita con Suor Linaria che ha espresso la sua professione di fede: “Mi hai chiamata, Eccomi Signore”, manifestando la sua fedeltà a Dio, ma prima di tutto il suo amore allo Sposo. "Celebriamo oggi il punto definitivo, di non ritorno, totalmente inimmagginabile, da parte nostra, di questo amore di Dio che si è svuotato fino a donarsi nel Figlio" ha detto Mons. Bellenadi nella sua omelia "e fino a che il Figlio non ha attraversato tutte le tenebre della resistenza umana, portandole su di sé, accogliendole sulle proprie spalle fino a salire sulla croce. La croce è in modo definitivo, per sempre, senza possibilità di negazione". Un vero inno all'amore, quello enunciato dal Vescovo salernitano, l'amore immenso che solo Dio può incarnare e donare, "Noi non riusciremo mai a cogliere fino in fondo questo abisso di carità, che ha trovato nell’incarnazione, ma soprattutto nella passione del Figlio, il suo punto di vertice. Ma è qui che si svela compiutamente il cuore di Dio ed è qui la nostra unica speranza di una salvezza, di un compimento, di una vita che possa essere destinata all’abbraccio di Dio, che neanche i peccati, neanche le ribellioni possono cancellare. - Felice colpa che meritò un così grande Redentore - ci fa cantare il Preconio la notte di Pasqua. [...] “- Ecco io vengo Signore per fare la Tua volontà -, questo salmo che abbiamo cantato è in fondo il compito che ognuno di noi ha, soprattutto chi è chiamato a una vita di consacrazione, fare la volontà di Dio. Ma qual è la volontà di Dio? E’ poter immettere nella storia umana, in questo momento particolare, fra i nostri fratelli e le nostre sorelle, questa testimonianza che Dio è amore e attraverso la nostra donazione, la nostra preghiera, la nostra compassione verso i fratelli, il nostro sacrificio, la nostra offerta quotidiana, le nostre lacrime, la nostra accoglienza che le persone che oggi vivono possano intravere qualcosa, un raggio di questa luce, di questo fuoco di amore che si è rivelato in pienezza sulla croce. Allora la professione che oggi celebriamo costrituisce un segno particolarmente impegnativo per la nostra sorella, ma anche per ciascuno di noi. Che la nostra sorella dica si al Signore nella vita di speciale consacrazione, una forma che impegna la vita nei tre voti di povertà, obbedienza, castità, possa richiamare ciascuno di noi anche a una responsabilità che il battesimo, in quanto Figli di Dio, ci ha consegnato. La responsabilità anche noi di dire - Ecco io vengo Signore, per fare la Tua volontà”.
Leggi omelia del Mons. Andrea Bellandi
Dopo l'omelia suor Linaria ha professato in perpetuo i voti di castità, povertà e obbedienza nelle mani della Superiora generale e si è consacrata in eterno, ricevendo dal Vescovo l'anello come segno dell'unione sponsale con Cristo, "Sposa dell'Eterno Re, ricevi l'anello nuziale e custodisci integra la fedeltà al Tuo Sposo perché Egli ti accolga nella gioia delle nozze eterne". Madre Giovanna l'ha infine accolta con le parole di rito "Carissima Suor Linaria ora fai parte della nostra famiglia delle Crocifisse Adoratrici dell'Eucarestia e d'ora innanzi tutto sarà in comunione con noi".
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