In occasione del Cinquantenario della Dedicazione della Chiesa 1970-2020, la Parrocchia “Incoronata Madre della Consolazione” di San Giovanni a Teduccio, quartiere periferico di Napoli, ha programmato una serie di eventi volti a celebrare un Anno Santo “in compagnia dei Santi”.
Dal 28 novembre al 1° dicembre 2019 anche le spoglie della Beata Maria della Passione sono state portate in peregrinatio nella Parrocchia “Incoronata Madre della Consolazione”.
Questa è la seconda volta che il corpo della Beata viene accolto in questa Chiesa, già nel novembre 2016 infatti, il compianto don Franco Perna volle che l'urna contenente le spoglie mortali della Beata Maria della Passione, fosse presente, per qualche giorno a San Giovanni a Teduccio, affinché tante persone potessero approfondire, attraverso il suo esempio, la gioia di essere cristiani. Don Franco era legato alla Beata da vincoli di parentela, ben spiegati nel libro scritto da Giuseppe Perna, “Il Casato dei Perna: origini, discendenze e testimonianze”, in cui è stato ricostruito il legame generazionale che unì la famiglia dei Perna a quella dei Tarallo.
Sulla scia di don Franco, anche don Ciro Scognamiglio, attuale parroco della Parrocchia “Incoronata Madre della Consolazione”, ha maturato un forte legame con la Beata e l’ha voluta a San Giovanni in questi giorni.
Le Suore Crocifisse hanno accompagnato la Beata in questo “cammino” guidando adorazioni, veglie e preghiere con pensieri di suor Maria della Passione e nella giornata del 30 novembre c’è stata la S. Messa presieduta da S.E. Mons. L. Lemmo, Vescovo Ausiliare di Napoli.
Il 1° dicembre, don Ciro Scognamiglio, ha celebrato la 1ª domenica di Avvento, in cui il Vangelo ci invita in questo tempo di “attesa” ad essere vigilanti, a vigilare sulla nostra vita facendo attenzione a dedicare più tempo alla preghiera, alla carità, al dialogo per prepararci meglio a vivere il Natale.
Anche la Beata, dice don Ciro, aveva saputo aspettare. Lei infatti aveva un sogno, un desiderio di farsi monaca, aveva un obiettivo da seguire e nonostante gli ostacoli, dovuti anche alla famiglia, ha saputo aspettare e in questa attesa è rimasta vigile, concentrata sul suo desiderio, tanto che alla fine lo ha realizzato, ed è diventata suora. E nonostante non avesse un elevato grado di cultura è diventata un riferimento per tante persone, anche di alto rango, anche sacerdoti che si recavano da lei per chiedere consiglio. Il parroco ha quindi invitato i fedeli a pregare la Beata perché possa ispirarci i giusti passi da fare nella vita cristiana. Dopo la S. Messa il popolo di S. Giovanni a Teduccio ha salutato la Beata che ha fatto ritorno a casa, a San Giorgio a Cremano.
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