Vorrei correre per le vie del mondo e dire a tutti amate assai Gesù nell'Eucaristia, quello che in vita era solo un desiderio che suor Maria della Passione aveva nel cuore per esprimere il profondo amore per il suo Sposo, ora è semplicemente la realtà.
Maria Grazia Tarallo, che ha iniziato il suo cammino verso il Signore, partendo da Barra, piccolo quartiere di Napoli, dove è nata il 23 settembre 1866, è infine arrivata, alternando passi piccoli a passi da gigante, alla sospirata meta.
Ma non sempre il traguardo rappresenta la fine della corsa e sicuramente non lo è in questo caso perché da quando è salita in cielo per ricongiungersi al suo Gesù, che, sulla terra, tanto ha amato nell’Eucaristia e nella Croce, suor Maria ha senz’altro smesso di camminare, ma solo per iniziare a correre.
E mentre la sua anima già corre per le vie del modo gridando il suo amore per Cristo, dal 20 al 22 giugno 2016, anche l’urna contenente le sue spoglie mortali, dal Convento delle Suore Crocifisse Adoratrici dell’Eucaristia di San Giorgio a Cremano, si metterà in cammino per tornare dove tutto è iniziato, a Barra.
Senza più catene materiali e senza più confini, Maria Grazia è ora libera di correre e volare per portare speranza e amore a noi tutti che devotamente seguiamo il suo percorso e condividiamo il suo viaggio.
I tanti devoti che, sparsi per il mondo, si rivolgono alla Beata per avere grazie o solo un po’ di conforto a tante pene terrene, sono la dimostrazione che quando è l’anima a parlare ai cuori non c’è lontananza e non c’è confine.
La macchina è in attesa di accogliere l’urna e la Beata, con la valigia ricolma di amore, ancora una volta, durante questo 2016 che celebra il 150° anniversario della sua nascita, è pronta per il viaggio: corre, la nostra Beata Maria della Passione, corre per le strade e corre nei cuori, e, in questo caso, senza sosta, corre verso la Sua Santità.
Laura Ciotola
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CRONACA PEREGRINATIO DELLA BEATA IN BARRA
20 Giugno 2016 - Partenza per Barra
Dopo le 17, l'urna contenente le spoglie mortali della Beata, ha lasciato il Convento di San Giorgio a Cremano per dirigersi a Barra. La Beata, accompagnata dalla Superiora Generale delle Suore Cae, M. Giovanna De Gregorio, dalla Superiora della Casa di San Giorgio, M. Rosaria Petti, da tante altre suore e dai devoti, è stata accolta a Barra da don Maurizio D'Alessio, parroco della chiesa "Ave Gratia Plena", da don Fulvio Stanco, Vicario parrocchiale e dal popolo barrese.
Dopo la calorosa accoglienza, manifestata con fuochi d'artificio e canti, dal Corso Sirena è partita una processione fino alla Parrocchia "Ave Gratia Plena", dove ad attendere la Beata c'erano le musiche del coro polifonico del Santuario Diocesano di S. Anna.
Tanta è stata l'emozione per questo evento che dopo 150 anni, ha visto Maria Grazia tornare, da Beata, nella chiesa in cui fu battezzata.
Dopo il ringraziamento di Madre Giovanna alle tantissime persone che hanno gremito la chiesa, suor M. Cholie Estalane, la novizia Nicoletta Pannico e suor M. Suzette Lerio hanno parlato di suor Maria della Passione; in particolare Suor Cholie ha tratteggiato la figura della Beata “come una donna di preghiera e carità verso il prossimo", mentre Nicoletta ha illustrato i passaggi principali della sua vita terrena trascorsa tra Barra e San Giorgio a Cremano, soffermandosi in particolare sul giorno del suo Battesimo, della sua Prima Comunione, del matrimonio civile e dell’entrata in convento tra le Suore Crocifisse Adoratrici dell'Eucaristia.
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La serata è continuata fino alle 23 circa, con una veglia di preghiera, animata dalle Suore Cae.
21 Giugno 2016 - Concelebrazione Eucaristica
La mattina è iniziata con la celebrazione delle lodi seguita dalla Santa Messa celebrata da don Maurizio D'Alessio, parroco della chiesa "Ave Gratia Plena".
Dopo la Recita del Rosario, accompagnato da pensieri spirituali della Beata, alle ore 11 c'è stata la Santa Messa, celebrata da don Fulvio Stanco, Vicario parrocchiale.
Alle 18,30 si è svolta la concelebrazione eucaristica presieduta da Mons. Ciro Miniero, Vescovo di Vallo della Lucania. L’evento è stato particolarmente toccante perché Mons. Miniero proprio in quella chiesa è stato parroco, prima di ricevere la nomina a Vescovo e i tanti devoti hanno accolto con ancora maggiore entusiasmo il ritorno, anche se per poche ore, del loro don Ciro. Molto forte quindi il suo legame sia con il popolo barrese, sia con la Beata Maria della Passione, che ricordiamo, ha accompagnato anche in un’altra peregrinatio, quella che c’è stata proprio nella sua Diocesi di Vallo della Lucania lo scorso marzo 2016.
Peregrinatio Beata in Vallo della Lucania - marzo 2016
Mons. Miniero ha espresso nell'omelia parole di profondo amore per la Beata e per quello che ha rappresentato e continua a rappresentare tutt’oggi per i devoti, evidenziando di come prima di essere Beata sia stata una donna come tante, una donna di Barra, e questo ci deve far sentire ancora più vicino il suo esempio. Riportiamo una piccola parte della sua omelia:
Solo nelle cose esigenti troviamo la Gioia piena. Perché è Dio che ci ama per primo e ci dà la possibilità di fare la sua esperienza, perché donandoci il Suo amore noi possiamo accoglierci reciprocamente.
La Beata Suor Maria della Passione è il volto della Misericordia di Dio; in vita ha capito che Dio l’ha amata fino in fondo in maniera esigente e totale e lei ha scelto di amarlo in maniera esigente e totale. Lei, tra le Suore Crocifisse, trova un amore che ha sempre cercato e che ha conosciuto qui a Barra, un amore esigente perché le piaghe di Gesù Bambino viste qui nel giorno della sua Prima Comunione sono segno di un amore esigente; quell’amore che lei sperimentava già qui tra la sua gente nella sua fanciullezza, coi poveri; quest’amore lo ha voluto estendere nel dono totale della sua vita a tutti: per le persone che andavano al parlatorio per parlare con lei, per le sorelle della sua comunità, perché a tutti lei si donava attraverso quella parola che trasmetteva la pace e che lei riusciva a donare attraverso la preghiera, la mortificazione, il suo stile di vita che faceva trapelare tutto il bene per le persone. Questo amore lo viviamo anche noi quando viviamo per l’altro come dice San Paolo: “ Non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me”.
La Beata ci ha dimostrato che è possibile amare Dio fino alla vetta della Santità. Quanti, ancora oggi, attraverso il loro sacrificio rendono possibile la vita a tante persone attraverso le piccole cose.
La Beata nella sua vita terrena ha avuto questo fine: “Amare Dio e amare i fratelli senza misura, come ama Dio”.
A conclusione della celebrazione, M. Giovanna De Gregorio è intervenuta per ringraziare il Vescovo della vicinanza alla Beata e a tutta la Congregazione, e ha evidenziato come i pellegrinaggi con il corpo della Beata stanno dando la possibilità di avvicinarsi a tante persone e di trasmettere a tutti una fede rafforzata dall'esempio che la vita di Suor Maria della Passione ha rappresentato.
22 Giugno 2016
La mattinata è iniziata con la celebrazione delle Lodi e della S. Messa officiata da don Fulvio Stanco, Vicario parrocchiale, di cui ricorreva il compleanno.
E' seguita l'Adorazione Eucaristica, animata dalle Suore Crocifisse.
Nel pomeriggio le suore hanno incontrato i ragazzi del quartiere di Barra e alle 18, dopo la celebrazione dei Vespri, c'è stato il commosso commiato di don Maurizio, don Fulvio e il popolo di Barra dalla Beata Maria della Passione che, in serata, ha fatto ritorno a casa, a San Giorgio a Cremano.